La ritenzione idrica può causare disagio e persino imbarazzo, specialmente durante i mesi estivi quando il clima è caldo e si desidera indossare abiti più freschi o più leggeri.
Gambe, cosce e glutei sono le zone più colpite da un ristagno di liquidi, e ciò può causare un fastidioso senso di pesantezza e gonfiore, favorendo gli inestetismi, quali il noto effetto “buccia d’arancia” non molto amato dalle donne. Sì, perché la ritenzione idrica colpisce soprattutto il gentil sesso.
Il motivo è semplice. Lo squilibrio ormonale a cui la donna va incontro nei periodi di ovulazione, gravidanza e menopausa possono aumentare la capacità del corpo a trattenere liquidi. Inoltre, gli ormoni prodotti durante i periodi di stress, come il cortisolo e l’aldosterone, possono indurre un aumento del grasso cellulare e influenzare la ritenzione idrica, agendo sul metabolismo del sodio.
Come contrastare la ritenzione idrica?
L’errore che in molti commettono è quello di pensare di risolvere il problema della ritenzione idrica con il solo esercizio fisico, o viceversa con la sola dieta alimentare. In realtà, è bene condurre un sano stile di vita, che associ una corretta alimentazione alle buone abitudini giornaliere.
Ecco alcune buone abitudini quotidiane, molto semplici e alla portata di tutti per contrastare i tipici sintomi della ritenzione idrica!
Rimedi non alimentari
Migliora il ritorno venoso
La ritenzione idrica è strettamente connessa ad una cattiva circolazione sanguigna, quindi, promuovere una corretta circolazione venosa evita il ristagno dei liquidi soprattutto a livello delle gambe. Questo si traduce, non soltanto ad un beneficio prettamente estetico, ma ad un benessere sintomatico, come una ridotta sensazione di stanchezza alle gambe.
Ma come si favorisce il ritorno venoso?
Basta dedicare una parte della giornata alla camminata o alla corsa. In questo modo verranno indotti alla contrazione i vasi sanguigni plantari (triangolo della volta e soletta venosa di Lejars), che fungeranno da pompa, favoriranno il ritorno venoso. In effetti questo complesso venoso a livello dei piedi è un vero e proprio “secondo cuore”. Inoltre, la contrazione dei muscoli dei polpacci e delle cosce, durante l’attività fisica, comporta la compressione delle vene e ciò contribuirà a far decorrere il flusso sanguigno verso il cuore.
Evita di allenarti al caldo
Allenarsi in ambienti molto caldi induce un aumento della sudorazione, quindi questa condizione potrebbe essere l’ideale per chi vorrebbe perdere liquidi. In realtà non è così! L’eccessivo caldo promuove la vasodilatazione dei vasi sanguigni e linfatici, diminuendo il ritorno venoso e compromettendo il drenaggio linfatico. Ne consegue un aumento del ristagno dei fluidi soprattutto a livello periferico.
Quindi è meglio evitare passeggiate o praticare jogging nelle ore più calde della giornata, o in giornate particolarmente torride. Meglio allenarsi al fresco!
Dormi con i piedi sollevati
Nell’immobilità del riposo notturno il corpo ripartisce correttamente i liquidi. In queste ore, anche i dischi vertebrali si reidratano. Poggiare i piedi su un cuscino, in modo da tenerli sollevati durante la notte, aiuta i liquidi a defluire verso il tronco evitando il ristagno negli arti inferiori.
Regalati un massaggio linfodrenante
Questo tipo di massaggio migliora la funzionalità del sistema linfatico, ed è una delle misure preventive più efficaci contro la ritenzione idrica, in particolare quando l'area interessata viene massaggiata con fermezza ma non duramente nella direzione del cuore per aiutare a drenare il liquido.
Un massaggio linfatico drenante rinvigorisce il sistema linfatico e favorisce la circolazione della linfa. In questo modo verrà supportata il drenaggio dei liquidi in eccesso delle aree interessate.